Miss Universo lancia una iniziativa globale per garantire la giustizia mestruale per cinque milioni di ragazze entro il 2025

Miss Universo lancia una iniziativa globale per garantire la giustizia mestruale per cinque milioni di ragazze entro il 2025

“Sono molto orgogliosa di aiutare a lanciare questa iniziativa” dichiara Harnaaz Sandhu, Miss Universo 2021, annunciando una nuova alleanza per garantire la giustizia mestruale per cinque milioni di ragazze in tutto il mondo entro il 2025.

Per iniziare, il programma viene lanciato in India dove il 62% delle ragazze e donne non hanno accesso a cure mestruali sicure, con l’idea di ampliarlo a livello internazionale. Plan International è il partner dell’alleanza incaricato dell’esecuzione del programma sostenuto dall’organizzazione Miss Universo, dall’imprenditore sociale Arunachalam Muruganantham detto Padman, e dall’agenzia di impatto sociale DDB For Good.

“Ci sono parti del mondo dove le donne devono scegliere tra cibo e prodotti per l’igiene femminile. Questa è un’assurdità dato che entrambe le cose sono ugualmente importanti. Nessuna ragazza o donna dovrebbe essere obbligata a fare una scelta simile”, spiega Harnaaz, 22 anni, quando le viene chiesto cosa l’ha ispirata a partecipare all’iniziativa.

“Bisogna eliminare lo stigma: le mestruazioni sono un processo fisiologico, normale, vanno accettate per quello che sono e, soprattutto, non rendono le donne impure. Non c’è niente di cui vergognarsi, nulla per cui sentirsi a disagio. Vogliamo dare a tutte le ragazze l’opportunità di vivere il ciclo mestruale con serenità, di rompere il silenzio, di non sentirsi rifiutate o escluse”.

L’alleanza mira a raccogliere milioni di dollari che saranno utilizzati per avere un impatto misurabile su diversi fronti: attività di sensibilizzazione, istruzione, politiche pubbliche e accesso a risorse sostenibili e prodotti igienici economici. Quasi 500 milioni di donne e ragazze in tutto il mondo soffrono per la povertà mestruale.

Harnaaz dice che sua madre, la ginecologa Ravinder Kaur Sandhu, è stata un’ispirazione per lei fin dalla tenera età. Nel corso degli anni, Harnaaz, l’ha accompagnata in diversi ospedali e iniziative di informazione sulla salute, dove ha toccato con mano il problema della mancanza di consapevolezza delle esigenze igieniche femminili.

“Dato che mia madre è ginecologa, sin da piccola ho visto da vicino il problema della disuguaglianza mestruale nel mio paese. Ora posso contribuire a portare avanti il suo lavoro creando  consapevolezza e dando visibilità a questa incredibile alleanza di individui e organizzazioni che lavorano insieme per porre fine allo stigma, educare il pubblico e fornire l’accesso ai prodotti necessari”.

L’imprenditore sociale Padman aiuterà l’alleanza a creare unità di produzione di assorbenti igienici a basso costo nelle comunità più colpite dalla povertà mestruale, che saranno gestite da giovani del luogo. “L’uguaglianza di genere può essere solo raggiunta creando la giusta consapevolezza dell’igiene mestruale tra le ragazze e le donne”, spiega.

Mohammed Asif, direttore esecutivo di Plan India aggiunge: “L’equità mestruale rimane un sogno lontano per almeno 3 ragazze su 5 nel nostro paese. Plan India ha lavorato senza sosta negli ultimi tre decenni in collaborazione con ragazze, gruppi di donne e altri attori dello sviluppo per promuovere i diritti delle ragazze e la parità di genere. La povertà mestruale è una delle ragioni principali che impedisce alle ragazze e alle donne di raggiungere il loro pieno potenziale”.

Durante l’evento inaugurale, Harnaaz ha parlato dell’importanza di insegnare alle ragazze concetti basici sulle mestruazioni in modo che possano sostenersi a vicenda e sentirsi sicure di discuterne apertamente.

“Ricordo quando ho avuto il periodo per la prima volta. Mi sentivo a disagio per le mestruazioni nonostante avessi accesso agli assorbenti e potessi parlare con un ginecologo. Immagino perfettamente cosa sentono le ragazze che non hanno queste stesse facilità, che non ricevono nessun tipo di supporto e alle quali viene insegnato che è un tabù parlare delle mestruazioni. Voglio rompere questo stigma e penso che insieme possiamo farlo”.

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