Egitto

Egitto

Programma di Educazione per la prima infanzia in Egitto

L’obiettivo di questo progetto è quello di contribuire al miglioramento dell’educazione per la prima infanzia in Egitto creando un modello integrato, sostenibile e replicabile di servizi di qualità e inclusivi, così come garantire un maggiore accesso alla scuola per i bambini più vulnerabili. Ringraziamo il Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo per il finanziamento del progetto. 

Dove

Il progetto si realizza nel dipartimento di Sohag, sulla riva occidentale del Nilo, nelle comunità di El Sawalem, Benho, El Faraseya e Beni Wasel.

Durata

Il progetto dura 11 mesi,
da febbraio 2020 al 31 gennaio 2021.

Obiettivi e risultati previsti

Il progetto ha come obiettivo quello di migliorare la qualità dei servizi educativi per i bambini dai 3 agli 8 anni in quattro centri delle comunità selezionate. Il progetto prevede un approccio integrato e i seguenti risultati principali:

1. Rinnovamento dei centri per la prima infanzia e dotazione di materiale didattico idoneo;
2. Promozione e miglioramento delle buone pratiche legate all’igiene e alla salute, con un focus sullo sport come momento di inclusione;
3. Realizzazione di attività di formazione volte a rafforzare le capacità didattiche di tutto il personale dei centri educativi;
4. Miglioramento della conoscenza e percezione dei genitori e delle comunità locali dei servizi educativi rivolti alla prima infanzia.

I beneficiari 

728 persone saranno i beneficiari diretti del progetto, di cui

  • 120 bambini dai 3 agli 8 anni nei quattro centri per la prima infanzia del dipartimento di Sohag;
  • 600 genitori e tutori;
  • 8 educatori.

Perché in Egitto?

Nonostante negli ultimi anni l’Egitto abbia compiuto buoni progressi nel garantire l’accesso all’educazione di base, la qualità dell’istruzione rimane bassa, molti bambini non portano a termine la scuola obbligatoria e la disparità di genere è ancora molto alta nel settore scolastico. 

Si stima che nel paese, circa 2,8 milioni di bambini di età compresa tra i 6 e i 18 anni non si sono mai iscritti a scuola o hanno abbandonato l’istruzione obbligatoria.

La maggior parte delle scuole pubbliche sono sovraffollate, in cattive condizioni e offrono servizi scadenti. Inoltre si registra una disparità di genere nei tassi di iscrizione essendo, quelli delle ragazze, inferiori del 2,8% nella scuola primaria rispetto ai ragazzi della stessa età.

Sebbene le tariffe delle strutture gestite dal governo siano relativamente basse, (120 sterline egiziane all’anno, equivalente a circa 7 euro l’anno) nella maggior parte dei casi questa spesa non è considerata una priorità, soprattutto dalle famiglie che vivono in condizioni di povertà. Altri ostacoli all’accesso all’educazione sono: la scarsa qualità dell’istruzione, le scarse metodologie didattiche, la mancanza di strutture adeguate, le percezioni culturali e la non consapevolezza, da parte dei genitori, dell’importanza di un’educazione nei primi anni di vita del bambino. 

Ruolo di Plan International

Plan International implementerà direttamente le attività previste dal progetto con l’obiettivo di rendere sostenibili tutti gli interventi attraverso il coinvolgimento e la partecipazione attiva dello staff dei centri, le cui capacità e conoscenze saranno adeguatamente rafforzate.

In ogni fase del progetto verrà utilizzato un approccio che integri i diritti umani in maniera trasversale a tutti i temi affrontati. Nello specifico Plan:

  • Lavorerà con i bambini e i genitori più svantaggiati il tema dell’uguaglianza e darà loro la possibilità di partecipare ed essere coinvolti in prima persona. 
  • Sensibilizzerà i genitori sul tema della parità di genere con l’obiettivo di migliorare la consapevolezza e la percezione del potenziale delle loro figlie; garantendo un ambiente protetto per contrastare i pregiudizi di genere nella crescita e nello sviluppo delle bambine e delle ragazze e ridurre il tasso di abbandono scolastico di queste ultime. 
  • Fornirà informazioni ai partner del progetto sull’inclusione della disabilità, formerà gli educatori sulle attività di inclusione per i bambini con disabilità all’interno della classe e attraverso attività extrascolastiche, come lo sport.