Le mutilazioni genitali femminili (MGF) restano una realtà diffusa in Senegal, sebbene la loro prevalenza vari significativamente in base alla regione e al gruppo etnico. Tra le donne di età compresa tra i 15 e i 49 anni, il 23,3% ha subito questa pratica, con una concentrazione molto elevata nel sud del paese, dove la percentuale sale al 73%. I gruppi etnici più colpiti sono i Mandigue/Soce (67,2%) e i Soninké (64,3%).
Negli ultimi anni, si è registrato un significativo cambiamento nell’opinione pubblica riguardo alle MGF. L’80,6% delle donne e il 77,8% degli uomini tra i 14 e i 49 anni ritiene che questa pratica non debba continuare. Tuttavia, sorprendentemente, il maggior sostegno alla pratica si riscontra tra le giovani donne di età compresa tra i 15 e i 19 anni.
Più dell’80% delle donne sottoposte a MGF ha subito questa mutilazione prima dei 5 anni. La forma più comune consiste nel “taglio e nella rimozione della carne”, praticato da tagliatori tradizionali, il che rende la procedura particolarmente dolorosa e rischiosa per la salute delle bambine.
Nel 1999, il governo senegalese ha approvato una legge che vieta specificamente la pratica delle MGF. Sebbene questa legislazione abbia rappresentato un importante passo avanti, la sua applicazione nelle comunità più remote rimane una sfida, in quanto le tradizioni culturali continuano a influenzare le decisioni delle famiglie.
Le Scuole dei Genitori: Un Modello di Cambiamento
Le “Scuole dei Genitori” sono state istituite per coinvolgere i genitori nella lotta contro le MGF e altre forme di violenza di genere, come i matrimoni precoci. Queste scuole offrono spazi di confronto e sensibilizzazione, promuovendo il diritto delle bambine all’istruzione e alla protezione. Grazie a queste iniziative, la prevalenza delle MGF è diminuita dal 90% al 77% in aree come Salémata, una delle zone con il più alto tasso di MGF.
Un cambiamento culturale significativo sta avvenendo nei villaggi del sud-est del Senegal, dove padri, mariti e leader religiosi stanno guidando la lotta contro le MGF. Grazie alla sensibilizzazione promossa dalle Scuole dei Genitori, gli uomini stanno progressivamente abbandonando l’idea che la mutilazione sia un requisito necessario per il matrimonio e il valore sociale delle donne.
Nei villaggi coinvolti nel programma, la pratica delle MGF è in forte diminuzione. I tagliatori tradizionali, una volta centrali nel rito di passaggio delle bambine, stanno perdendo il loro ruolo. Le celebrazioni che un tempo accompagnavano queste mutilazioni stanno scomparendo, sostituite dall’orgoglio per l’istruzione delle ragazze.
Molti membri delle comunità raccontano come la percezione delle MGF sia cambiata. Bamba, uno dei promotori della sensibilizzazione, spiega come, in passato, le ragazze non mutilate venissero considerate senza valore. Ora, grazie agli sforzi delle Scuole dei Genitori, questa mentalità sta cambiando, con un impatto positivo sulla vita di migliaia di bambine.
L’Importanza della Sensibilizzazione Continua
Nonostante i progressi, è fondamentale continuare le attività di sensibilizzazione per evitare un ritorno alla pratica. Discussioni comunitarie, mobilitazioni sociali e il coinvolgimento di nonni e leader religiosi sono strumenti chiave per garantire un cambiamento duraturo.
Grazie al lavoro delle Scuole dei Genitori e alla crescente consapevolezza nelle comunità, sempre più bambine in Senegal stanno evitando questa pratica dannosa. La lotta alle MGF non è ancora vinta, ma i passi avanti compiuti rappresentano una speranza concreta per il futuro delle giovani generazioni.