L’Unione europea deve proteggere tutti i bambini al confine tra la Grecia e la Turchia

L’Unione europea deve proteggere tutti i bambini al confine tra la Grecia e la Turchia

Plan International accoglie favorevolmente il piano d’azione della Commissione Europea annunciato il 6 marzo per trovare soluzioni per i minori migranti non accompagnati in Grecia. Tuttavia, ribadiamo la nostra più profonda preoccupazione per la situazione dei minori ed adolescenti rifugiati e richiedenti asilo che arrivano in Grecia. Plan International si impegna a tutelare e promuovere i diritti dei bambini e chiede pertanto all’UE un’azione urgente e sistematica per garantire che tutti i bambini siano totalmente protetti.

Da quando, poco più di una settimana fa, la Turchia ha aperto il confine con la Grecia, migliaia di persone in cerca di asilo hanno tentato di arrivare in Europa, tra cui un gran numero di bambini. Siamo estremamente allarmati dalle misure adottate dalle autorità e dai militari greci per impedire ai rifugiati che arrivano via mare di raggiungere le isole greche, misure che includono l’uso di gas lacrimogeni e cannoni ad acqua. Invitiamo l’UE a rispondere a questa situazione dando la priorità ai diritti umani e ai principi umanitari.

Per Plan International è fondamentale che i diritti umani siano rispettati, soprattutto quando si tratta di minori, indipendentemente dal loro status legale. L’UE ha la responsabilità di offrire protezione e asilo ai minori in situazioni a rischio di violenza, abuso, sfruttamento e abbandono.

Lo sfollamento forzato può essere un’arma a doppio taglio: i bambini fuggono da situazioni in cui la loro vita è già a grave rischio ma, nel farlo, sono costretti ad affrontare nuove situazioni di vulnerabilità, in modo particolare quando viaggiano da soli. I bambini sono costretti a intraprendere viaggi molto pericolosi pur di provare a mettersi in salvo.

I minori non accompagnati in movimento sono spesso esposti a gravi rischi, vivono in un limbo, in situazioni sovraffollate e disumane. La maggior parte viene privata dell’accesso ai diritti basici, inclusi rifugio, acqua potabile, cibo, cure mediche e psicosociali e istruzione. Nei centri di accoglienza e di ammissione – luoghi di presunta sicurezza – i bambini sono esposti a nuovi rischi, spesso legati al loro genere. Le ragazze e le giovani donne sono particolarmente a rischio di essere esposte a discriminazione e violenza.

L’Unione Europea e i suoi Stati Membri devono rispettare i loro impegni in materia di diritti dei minori, principi umanitari e diritto internazionale dei rifugiati, in contesti di emergenza come quello al confine tra la Turchia e la Grecia. In particolare, Plan International invita l’Unione Europea e i suoi Stati membri a:

  • Garantire in maniera urgente la protezione e il benessere dei bambini così come dar risposta ai loro bisogni più immediati. Gli Stati non devono mai ignorare il loro dovere di proteggere e difendere i diritti umani e gli interessi di tutti i bambini, indipendentemente dal loro status.
  • Garantire che con trasferimenti di emergenza di minori non accompagnati dalle isole greche in altri Stati membri dell’Unione Europea si affronti la situazione dei 5.500 minori non accompagnati e già identificati. Ciò deve essere fatto attraverso un approccio sistematico pienamente in linea con i diritti dei minori e rivolto a tutelare il benessere del minore.

Per ulteriori informazioni: 

Davinder Kumar – Head of Global Media & Public Relations, Plan International Global Hub – e-mail: davinder.kumar@plan-international.org; Telefono: +44 7926167517

Interessante? Condividi: