Shailendra ha 18 anni e come tutti una delle prime azioni che compie durante la giornata è quella di utilizzare il bagno. Quella che per noi è un’azione normale però per lei non è così semplice come sembra. Nata con una disabilità visiva, per lei andare in bagno rappresenta una fonte di preoccupazione
“Per gli altri, usare il bagno può sembrare normale”, dice Shailendra, “ma per una persona ipovedente e con problemi fisici come me, il bagno è più importante della casa e della scuola. Perché in casa ci sono persone che ti aiutano in caso di problemi, ma non c’è nessuno che ti aiuta all’interno del bagno, quindi se il bagno non è adatto, è un grosso problema”.
Proveniente da una comunità montana della provincia nepalese di Karnali, Shailendra frequenta una scuola residenziale per bambini con bisogni speciali nel distretto vicino. Studia in questa scuola da 11 anni, ma fino a due anni fa l’uso dei servizi igienici era un’esperienza spaventosa per lei e per i suoi amici, perché non erano pensati per essere utilizzati da persone con disabilità.
“Il bagno si trovava all’esterno dell’edificio. Non c’era una rampa per accedervi e sia i ragazzi che le ragazze usavano lo stesso bagno. Era difficile trovare la strada per il bagno, sono caduta diverse volte. Inoltre l’edificio stava diventando vecchio e fatiscente”, spiega Shailendra.
Fondata nel 1951, la scuola di Shailendra ha iniziato a fornire strutture di accoglienza per gli studenti disabili nel 1996 e al momento 12 dei 25 studenti che vivono nell’ostello sono disabili. Nel corso degli anni però l’ostello era caduto in rovina e le sue strutture erano diventate non più accessibili, causando un diffuso sentimento di sofferenza tra gli studenti che vi risiedevano.
Shailendra racconta che le condizioni di vita nella scuola stavano influenzando la sua salute mentale. “In passato, questa situazione mi faceva sentire come questo mondo non fosse per me, mi sentivo discriminata anche a scuola. Era come se non ci fosse un posto per le persone disabili come noi. Anche se avevo amici disabili e stavamo tutti insieme, ci sentivamo soli”.
Due anni fa, Plan International ha avviato un progetto per risolvere alcuni dei problemi che gli studenti dovevano affrontare. Nell’ambito del progetto educativo di Karnali è stato costruito un edificio scolastico di otto aule con due bagni facilmente accessibili e sei servizi igienici adatti ai disabili.
“La mia vita ora è più facile con la costruzione dei nuovi edifici. Posso raggiungere facilmente la mia classe e andare in bagno, anche l’approccio didattico è cambiato. C’è più integrazione, gli altri studenti hanno iniziato a trattare i disabili come amici, giochiamo tutti insieme e partecipiamo ai programmi scolastici in egual misura”, racconta Shailendra.
Oltre alle strutture accessibili, sono stati forniti agli studenti disabili anche nuovi materiali didattici e sportivi, che hanno aumentato il loro coinvolgimento nelle attività extrascolastiche.
“Ora la scuola dispone di risorse audiovisive nelle aule e di nuovi materiali didattici, tutti elementi che ci hanno aiutato nello studio. Sento finalmente che abbiamo un buon ambiente di apprendimento. Sono fiduciosa di poter eccellere negli esami di grado 10, necessari per accedere all’istruzione secondaria superiore”, dice Shailendra.