Più che tecnologia per le donne, abbiamo bisogno di più tecnologia per l’uguaglianza

Più che tecnologia per le donne, abbiamo bisogno di più tecnologia per l’uguaglianza

Di Nora Lindstrom, Senior Lead for Digital Programs and Influencing e Nikita Shrubsolve, Digital Policy and Advocacy Officer.

La tecnologia femminista, o femtech, è considerata una delle innovazioni tecnologiche che migliorano la vita delle ragazze.

Nonostante negli ultimi anni abbiamo assistito all’insorgere di una serie di prodotti tecnologici creati per  donne e ragazze, questi sforzi non sono sufficienti. Il bisogno delle ragazze e delle donne di una tecnologia utile per loro va oltre le applicazioni disponibili per la maternità, l’allattamento o il ciclo mestruale. La vera tecnologia femminista debe andare ben oltre.  

La tecnologia carica di pregiudizi può essere nociva

La mancanza di diversità tra i creatori di tecnologia è ormai ben nota. Solo circa un quarto degli sviluppatori tecnologici nelle principali società del settore sono donne. Poiché la tecnologia è intrinsecamente “di parte”, ciò si traduce in particolari pregiudizi che si riflettono nei prodotti digitali sempre più onnipresenti nelle nostre vite.

Il risultato? Prodotti apertamente sessisti, o applicazioni che, in modi più sottili, riproducono le disuguaglianze di genere esistenti e rafforzano le norme e gli stereotipi di genere prevalenti e dannosi. Un esempio lampante: la carta di credito Apple che ha fornito linee di credito più piccole alle donne rispetto agli uomini.

Se prendiamo come esempio i social media, la situazione non cambia. Il rapporto di Plan International Free to be online ha messo in evidenza che il 58% delle ragazze intervistate è stata vittima di abusi o molestie sui social network. Nel caso di ragazze di colore, disabili o LGBTIQ+ la cifre sono ancora più allarmanti.

Le esperienze di molestie online sono così negative che spingono le ragazze ad abbandonare gli spazi online e le privano del diritto all’informazione, al networking e all’istruzione. Nel frattempo, i responsabili, perpetuano questi delitti senza essere condannati a scapito della libertà delle ragazze.

Per fortuna la situazione sta cambiando lentamente: molte piattaforme di social media stanno lavorando per rendere gli spazi online sempre più sicuri.  Viene naturale pensare che, se i social network fossero stati progettati da team più diversificati, probabilmente l’esperienza degli utenti sarebbe molto diversa e questi aggiornamenti non sarebbero stati necessari.

Oltre la non discriminazione

La vera tecnologia femminista va ben oltre il fatto di realizzare prodotti digitali che

non emarginino le ragazze e donne. La tecnologia esplicitamente femminista deve essere una tecnologia che non solo non emargina, non discrimina o che è orientata verso le nostre differenze biologiche ma che contribiusce a sfidare le dannose norme di genere e gli stereotipi che sono alla base della nostra società. Dovrebbe educare la società e promuovere comportamenti più inclusivi.     

La tecnologia che promuove l’uguaglianza si chiama Equality Tech. Un’esempio di Equality Tech è Sheboard, un’app di testo predittivo che incoraggia gli utenti a utilizzare un linguaggio meno basato sul genere quando scrivono cose che riguardano le ragazze o le donne.

Per promuovere l’uguaglianza di genere e raggiungere l’obiettivo di sviluppo sostenibile numero 5, abbiamo bisogno di più prodotti Equality Tech. A tal fine, Plan International ha lavorato con ragazze adolescenti per elaborare idee per i prodotti Equality Tech.

Il nostro prossimo passo è sviluppare prototipi basati su alcune di queste idee, mostrare come i prodotti digitali possono essere alleati dell’uguaglianza di genere e sostenere che queste idee siano incorporate nel design tecnologico.

Gli investimenti verso la tecnologia e l’innovazione femministe devono andare oltre la risposta superficiale ai bisogni delle donne e delle ragazze.Dobbiamo invece sviluppare prodotti, strutture e sistemi tecnologici che sfidino la disuguaglianza e guidino un cambiamento sociale e comportamentale inclusivo. Che è la vera tecnologia femminista. Questa è Equality Tech.

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