Mentre le acque si ritirano e le comunità cercano di ricostruire una parvenza della loro vita passata, il ciclone tropicale Gombe, una tempesta di categoria 3 che si è abbattuta sul Mozambico settentrionale lo scorso mese di aprile, non ha fatto altro che interrompere l’istruzione dei bambini.
Dopo un anno e mezzo di scuola già perso a causa della pandemia di COVID-19, il ciclone ha aggravato la situazione, danneggiando gli edifici scolastici e distruggendo i materiali didattici. Quando, una volta passata l’emergenza, è stato detto comunicato agli alunni che potevano tornare a scuola, pochissimi hanno potuto farlo perché la maggior parte aveva perso tutti i libri e i quaderni.
“I miei genitori mi hanno detto che, avendo perso tutti i libri, non c’era bisogno di tornare a scuola…che era meglio se rimanevo a casa a prendermi cura di mio fratello”, racconta Musa, 13 anni, che frequenta la terza media.
Plan International sta aiutando i bambini che, come Musa, hanno perso tutto, a tornare a scuola. Dopo vari tentativi falliti di consegnare i kit scolastici, alla fine siamo riusciti a distribuire 140 kit ai bambini di una scuola elementare in un’area duramente colpita dal ciclone.
I kit scolastici, che comprendono uno zaino contenente 10 libri, 2 matite, un temperamatite, un quaderno e una gomma consentiranno agli alunni di tornare a scuola, soprattutto alle bambine che, nella maggior parte dei casi, sono responsabili di svolgere le faccende domestiche e di occuparsi dei fratelli più piccoli.
“La scuola è fondamentale per i bambini non solo per le conoscenze che acquisiscono ma anche per il ruolo protettivo della stessa, soprattutto per le bambine che spesso sono più vulnerabili e a maggior rischio di soffire abusi durante le emergenze”, spiega il Responsabile delle Emergenze di Plan International in Mozambico.

Alcuni dei bambini che sono venuti a ritirare i loro kit scolastici erano accompagnati dai loro genitori, come Elizerio, uno studente di terza elementare, che era con sua madre Esthere.
“Quando siamo arrivati qui da Cabo Delgado, le poche cose che avevamo sono state distrutte dalla pioggia. Sono felice che Elizerio abbia i libri e i materiali necessari per andare a scuola, ne ha molto bisogno”, dice Esthere.
In altre zone del Mozambico colpite dalla tempesta c’è ancora un urgente bisogno di materiali scolastici. Si stima che 464 scuole e 1.454 aule siano state danneggiate o completamente distrutte dal ciclone e dalle inondazioni, restringendo l’accesso all’istruzione di oltre 160.000 bambini.
Almeno per ora Musa è potuta tornare a scuola. “Ora che ho i libri, posso tornare a studiare per diventare avvocato”, ci dice.