Dal 14 al 16 ottobre, abbiamo ricevuto la visita di Sadia Allin, direttrice di Plan International Somalia, che ha offerto una visione ravvicinata e profonda della situazione attuale in un paese devastato dagli impatti del cambiamento climatico e dalla crescente insicurezza alimentare. Durante la sua visita, Sadia Allin ha affrontato vari temi critici che colpiscono la popolazione, soprattutto bambini e bambine, che sono i più vulnerabili in questo contesto.
La situazione umanitaria in Somalia
La Somalia ha subito decenni di conflitti armati, crisi politiche, instabilità e disastri sempre più frequenti causati dal cambiamento climatico. Questi fattori hanno provocato lo spostamento massiccio della popolazione e una grave crisi umanitaria. Si stima che attualmente 8,25 milioni di persone abbiano bisogno di assistenza umanitaria.
L’instabilità politica ha gravemente limitato l’accesso ai servizi di base. La maggior parte della popolazione somala non ha accesso adeguato all’assistenza sanitaria, all’istruzione e ai servizi igienici. Attualmente, più di 3,8 milioni di persone sono sfollate, aggravando una situazione umanitaria già disperata.
La situazione dell’infanzia
L’infanzia in Somalia è quella che soffre maggiormente le conseguenze della siccità, delle inondazioni, dell’instabilità e dei conflitti. Il reclutamento da parte di gruppi armati, la violenza fisica, l’abuso sessuale e i rapimenti sono rischi costanti. Milioni di bambini e bambine sono esclusi dal sistema educativo, con tassi di frequenza scolastica ancora più bassi tra i minori sfollati.
Diritti delle ragazze e delle giovani donne
Le ragazze in Somalia affrontano gravi violazioni dei diritti. Molte sono vittime di pratiche dannose, come la mutilazione genitale femminile (MGF), che ha una prevalenza del 98% tra le donne di età compresa tra 15 e 49 anni. Inoltre, i matrimoni infantili sono comuni, con circa il 45% delle ragazze sposate prima dei 18 anni.
L’accesso all’istruzione per le ragazze è estremamente limitato, e sono maggiormente a rischio di abbandonare gli studi, riducendo le loro opportunità future. In Somalia, il 76% delle ragazze e delle giovani donne non sa leggere né scrivere.
Insicurezza alimentare
I paesi del Corno d’Africa stanno affrontando la peggiore siccità degli ultimi 40 anni. La mancanza di stagioni delle piogge ha provocato l’essiccamento delle fonti d’acqua, la devastazione dei raccolti e la morte del bestiame. Circa 3,6 milioni di persone necessitano di assistenza umanitaria urgente a causa dell’insicurezza alimentare acuta; una situazione che colpisce particolarmente l’infanzia.
La dipendenza dall’agricoltura, colpita dalle ricorrenti siccità, e l’interruzione della catena di approvvigionamento alimentare a causa dei conflitti hanno aggravato la situazione. In diverse regioni del paese sono state dichiarate emergenze alimentari, con migliaia di persone a rischio di carestia.
Cambiamento climatico
Il cambiamento climatico è un fattore chiave che aggrava le crisi in Somalia. La siccità del 2023, la peggiore degli ultimi 40 anni, seguita da gravi inondazioni, ha devastato la popolazione e l’ambiente.
Il lavoro di Plan International
Plan International lavora in Somalia per migliorare la vita di bambini, bambine e comunità con un’attenzione particolare alla protezione dell’infanzia e all’uguaglianza. Le aree chiave di intervento includono:
- Istruzione: Garantire l’accesso a un’istruzione di qualità, specialmente per ragazze e adolescenti, nelle comunità rurali e sfollate.
- Protezione dell’infanzia: Ci concentriamo sulla protezione contro la violenza, l’abuso e lo sfruttamento, inclusi gli sforzi per combattere la mutilazione genitale femminile e il matrimonio infantile.
- Salute e nutrizione: Migliorare l’accesso ai servizi sanitari e ai programmi di nutrizione, in particolare per madri e bambini sotto i cinque anni.
- Adattamento al cambiamento climatico: Implementare programmi per rafforzare la resilienza delle comunità al cambiamento climatico, promuovendo pratiche agricole sostenibili e garantendo fonti d’acqua.
Questa visita è stata un’opportunità preziosa per approfondire le sfide che la Somalia deve affrontare e riaffermare il nostro impegno per l’infanzia e i diritti delle bambine nel paese.