I bambini dell’Ucraina hanno il diritto di vivere in pace

I bambini dell’Ucraina hanno il diritto di vivere in pace

Plan International, organizzazione che lavora per i diritti dei bambini e l’uguaglianza delle bambine, si unisce all’appello per trovare una soluzione diplomatica alla grave situazione dell’Ucraina e concentrare l’attenzione sui bisogni critici dei bambini colpiti dal peggioramento della crisi.

Plan International ha dichiarato: “I bambini dell’Ucraina orientale che vivono lungo le zone di confine stanno crescendo in un conflitto prolungato da otto anni, vivendo sulla propria pelle una grande incertezza e la paura degli attacchi. Molti non frequentano la scuola e altri sono stati costretti a fuggire dalle loro case. 

Siamo sull’orlo di una nuova escalation di violenza che potrebbe minacciare le vite di una intera generazione di bambini. Per il bene dei bambini dell’Ucraina, esortiamo a fare ogni sforzo per giungere a un risultato pacifico”.

La crisi, prolungata nel tempo, continua a colpire gravemente il benessere fisico e mentale e lo standard di vita di circa 1,8 milioni di bambini, donne e altre persone che hanno bisogno di assistenza umanitaria urgente. L’aumento della tensione nelle ultime settimane mette le famiglie sotto pressione e qualsiasi azione militare porterà a un ulteriore deterioramento delle loro condizioni.

La protezione e la prevenzione della violenza di genere, l’accesso all’acqua, al cibo, ai servizi sanitari e all’istruzione sono tra i maggiori bisogni, specialmente per le famiglie sfollate. Qualsiasi escalation delle ostilità potrebbe portare a un aumento della tratta, specialmente di bambine, ragazze e donne. Plan International esorta tutte le autorità coinvolte a rispettare i diritti umani e l’accesso delle organizzazioni umanitarie che forniscono sostegno alle comunità nelle zone più colpite.

“I bambini hanno il diritto di crescere senza vivere nel constante timore di essere attacati, e le scuole o i centri sanitari non dovrebbero essere presi di mira. Esortiamo tutte le parti a rispettare il diritto internazionale umanitario e dei diritti umani e a garantire la sicurezza e il benessere di tutti i civili”.

Nel caso di un’ulteriore escalation della tensione e della violenza che costringe le famiglie a fuggire dalle loro case e a cercare rifugio, i paesi devono impegnarsi a rispettare gli obblighi della Convenzione delle Nazioni Unite sui rifugiati. Inoltre, il principio di non respingimento deve essere rispettato, il che significa che nessuno dovrebbe essere rimandato in un paese dove potrebbe essere danneggiato.

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