GIORNATA INTERNAZIONALE DEI MIGRANTI SEGNATA DA FAME E CONFLITTI

GIORNATA INTERNAZIONALE DEI MIGRANTI SEGNATA DA FAME E CONFLITTI

Nel 2000 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito il 18 dicembre come Giornata Internazionale dei Migranti. In 30 anni la percentuale di persone forzata a cambiare residenza è passata dal 2,3% al 3,6% della popolazione mondiale. Attualmente, il numero di persone costrette a fuggire dalle proprie case ha superato i 100 milioni.

Nel 2020 i migranti internazionali nel mondo erano circa 281 milioni, più del 3% della popolazione mondiale. Di loro, quasi 4 su 10 sono ragazzi e ragazze.

Il Corno d’Africa sta vivendo la più grande crisi alimentare degli ultimi 40 anni, con livelli di insicurezza alimentare senza precedenti che colpiscono Kenya, Somalia, Sud Sudan ed Etiopia.

I conflitti, gli effetti del cambiamento climatico, le crisi economiche, i conflitti e le conseguenze della pandemia hanno provocato un contesto globale di crisi sovrapposte mai viste prima, che nell’ultimo decennio ha causato più di 2,4 milioni di sfollati a causa della siccità e più di 1,1 milioni a causa delle temperature estreme.

La Banca Mondiale stima che, entro il 2050, gli effetti del clima potrebbero forzare lo sfollamento interno di 143 milioni di persone nell’Africa sub-sahariana, nell’Asia meridionale e in America Latina. Nella sola Africa, i migranti a causa della siccità potrebbero aumentare di 22 milioni nel 2059.

Popolazione somala: sull’orlo della carestia

Nel caso della Somalia, il conflitto che il Paese vive da più di tre decenni ha già costretto 366.000 persone ad essere sfollate dalle loro case e attualmente la minaccia di carestia per la popolazione ha causato lo sfollamento di 857.000 persone.

In che modo la migrazione colpisce i bambini e gli adolescenti migranti?

I bambini e i giovani rifugiati o migranti affrontano maggiori rischi di violenza, sfruttamento e abbandono.

In particolare, le ragazze subiscono discriminazioni in base all’età e al sesso, e sono esposte a gravi pericoli a causa di abusi e violenze sessuali, matrimoni precoci, gravidanze adolescenziali ed indesiderate.

Per questo motivo, i diritti delle ragazze e delle giovani donne migranti e rifugiate devono avere la massima priorità nelle risposte alle emergenze, come quella che sta attraversando la Somalia.

Risposta di Plan International

Per mitigare l’impatto della migrazione forzata, Plan International promuove i diritti dell’infanzia e l’uguaglianza per le ragazze rifugiate attraverso l’empowerment dei giovani, affrontando la disuguaglianza e le violazioni dei diritti, oltre a garantire l’accesso all’istruzione, la protezione dell’infanzia, il cibo e la sicurezza economica.

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