DAMIEN, ANGELA E TABETH SONO TRE GIOVANI LEADER DETERMINATE A DARE PRIORITÀ ALL’ISTRUZIONE PER I BAMBINI COSTRETTI A FUGGIRE DALLE LORO CASE. ECCO PERCHÉ.
Le crisi umanitarie crescono e durano più a lungo, privando i bambini e i giovani del loro diritto all’istruzione. Non essere in grado di andare a scuola ha spesso enormi conseguenze sulla loro vita.
Damien, Angela e Tabeth sono determinate a garantire che questo problema sia visto, ascoltato e affrontato.
Fanno parte di Youth For Education in Emergencies (Youth4EiE), un gruppo globale di giovani, istituito in collaborazione con Education Cannot Wait e finanziato grazie alla lotteria nazionale People’s Postcode. Il gruppo chiede ai leader mondiali di dare priorità all’istruzione per i bambini e i giovani che vivono in situazioni di crisi.
Qui hanno spiegato perché l’istruzione nelle emergenze è così importante, specialmente per coloro che sono fuggiti dalle loro case, comunità e persino dal loro paese.
Damien: “La scuola è un ambiente sicuro”

Si stima che durante il mese di marzo 2022, 2 milioni di bambini siano fuggiti dall’Ucraina. Si può immaginare quanto debba essere difficile per questi bambini e giovani adattarsi a nuove persone e culture.
Questo è il motivo per cui è essenziale per loro rimanere a scuola anche quando le cose diventano così difficili. La scuola è un ambiente sicuro per loro. Possono anche accedere ai servizi essenziali di salute mentale e avere una qualche forma di stabilità e senso di appartenenza.
In Moldavia, sono oltre 50.000 i bambini venuti dall’Ucraina, di cui solo 1.800 frequentano una scuola. Altrove in Polonia, il presidente dell’Istituto degli affari pubblici, Jacek Kucharczyk, ha dichiarato che l’ondata di bambini dall’Ucraina era qualcosa a cui il loro sistema educativo non era preparato.
Questi numeri sono la prova che c’è ancora molto da fare per aiutare i bambini a frequentare la scuola, tanto per quelli che provengono dall’Ucraina come per quelli che arrivano da altri Paesi in situazioni di emergenza. Sono necessari ulteriori finanziamenti per aiutare la situazione.
È anche importante prestare maggiore attenzione alle ragazze e alle giovani donne, per le quali l’istruzione è un privilegio non accessibile. Nel mondo, circa 129 milioni di ragazze non vanno a scuola e le ragazze in paesi sottoposti a conflitti bellici, hanno 2,5 volte più probabilità di non andare a scuola rispetto ai ragazzi.
Ciò rende quindi l’assistenza alle ragazze una priorità per arginare il problema dell’esclusione nell’accesso all’istruzione e garantire un futuro migliore alle ragazze rifugiate.
Angela: “Quando si fugge si perde molto”

Gli sfollati interni sono coloro che sono stati costretti a fuggire dalle loro case, ma non attraversano un confine nazionale. Spesso fuggono da conflitti, violenze, violazioni dei diritti umani o disastri legati al clima – o anche da una combinazione di questi fattori.
Quando si fugge, si perde molto. Incluso la propria identità. Ciò significa che gli sfollati interni possono avere difficoltà a stabilirsi e registrarsi in nuovi luoghi di residenza. Possono anche essere vittime di negligenza e discriminazione, negando loro benefici e servizi essenziali.
Quando i bambini e i giovani sono sfollati interni, la loro istruzione viene spesso sospesa. L’accesso alle scuole può essere difficile soprattutto in luoghi di conflitto in cui le scuole possono essere chiuse oppure andare a scuola è considerato non sicuro, specialmente per le ragazze.
I bambini che rimangono fuori dalla scuola per molto tempo sono fortemente a rischio. I rischi a cui sono sottoposti sono matrimoni forzati, abusi sessuali e sfruttamento, lavoro minorile e reclutamento come bambini soldato.Angela
I bambini disabili possono anche perdere la possibilità di frequentare le lezioni anche se vogliono andare a scuola, perché sono migrati in un luogo in cui le scuole e le strutture presenti non sono inclusive.
E a volte semplicemente non ci sono servizi educativi. Solo il 2-4% dei finanziamenti umanitari mondiali viene destinato all’istruzione in caso di emergenza.
Ciò può influire sull’intera vita dei bambini e dei giovani poiché essere in grado di andare a scuola è una parte importante del loro benessere, non solo per lo studio, ma anche per l’accesso ad altri servizi come le attività ricreative. Essere in un ambiente di apprendimento sicuro con altri coetanei è anche fondamentale per aiutarli a superare il trauma.
I bambini che rimangono fuori dalla scuola per lungo tempo sono fortemente a rischio. Possono essere sottoposti a matrimoni forzati, abusi sessuali e sfruttamento, lavoro minorile e reclutamento come bambini soldato. Se sottoposti a uno di questi, potrebbero non tornare mai più a scuola.
Tabeth: Cosa bisogna fare

Quando le calamità colpiscono, sono spesso i bambini e i giovani – soprattutto le bambine e le ragazze – che sono costretti a fuggire e ad affrontare i problemi che ne conseguono.
Dare priorità all’istruzione nelle emergenze aiuta a restituire un po’ di potere a coloro che sono costretti a fuggire. È fondamentale perché fornisce:
- uno spazio sicuro per i bambini, dove sono protetti da danni fisici
- un luogo in cui i bambini possono conoscere argomenti salvavita come modalità di prevenzione delle malattie, nutrizione e igiene
- uno spazio sicuro per apprendere nuove competenze e valori, come la pace, la tolleranza, la risoluzione dei conflitti, la democrazia e i diritti umani
- routine, stabilità, normalità e speranza di vita per i bambini, contribuendo a migliorare il loro benessere psicosociale
- un luogo dove continuare ad imparare, per avere un futuro più luminoso. Essere in grado di continuare la loro istruzione senza interruzioni garantisce che i bambini e i giovani non siano lasciati indietro. E quando una crisi finisce, li aiuta a integrarsi di nuovo nella loro vita normale.
Ecco 7 cose che i governi e i leader mondiali possono fare per contribuire a garantire che i bisogni educativi dei bambini e dei giovani sfollati e rifugiati siano soddisfatti:
- Stanziare più fondi specificamente per l’istruzione nelle emergenze.
- Stabilire migliori strutture di coordinamento per la risposta educativa.
- Garantire che il sostegno raggiunga i gruppi più vulnerabili.
- Garantire luoghi di apprendimento sicuri e protetti che siano spazi inclusivi e di supporto per tutti i bambini.
- Fornire un’istruzione immediata e di qualità.
- Fornire programmi di apprendimento / autoapprendimento a distanza.
- Fomentare la resilienza all’interno dei sistemi educativi.
Il progetto Youth4EIE è stato lanciato in collaborazione con Education Cannot Wait e con il supporto economico della lotteria People’s Postcode.