Da oltre cinque anni Annett e Matthias Witt sostengono a distanza Misozi di nove anni in Zambia. La coppia di Dresda è andata a visitare Misozi nello Zambia orientale. E’ stato un incontro davvero emozionante che tutti ricorderanno per la vita.

La mattina presto alle 8:30 arriviamo nell’ ufficio di Plan, dove siamo accolti prima dal responsabile che ci offre con un sacco di informazioni sulle attività di Plan International nella regione di Chadiza. Successivamente, saliamo insieme a Joyce e al nostro autista Gershom in una Toyota Land Cruiser e ci fermiamo dopo un breve viaggio in un supermercato. I nostri parenti e amici in Germania non ci hanno solo riempito di giocattoli e animali di peluche per i bambini nel villaggio di Misozi, ma ci hanno anche dato un po ‘di soldi, così compriamo dei beni di prima necessità per la famiglia di Misozi. Dal momento che Joyce sa meglio ciò che è necessario, gli consegniamo dei soldi per acquistare tutti i tipi di prodotti alimentari e di igiene.
Per strada tante persone che ci salutano
Con l’auto ben riempita da Gershom percorriamo una lunga strada di asfalto, ma per la maggior parte, tuttavia, le strade sono piste di polvere, parzialmente danneggiate dalle forti piogge, in direzione di Chadiza vicino al confine con il Mozambico. Lo scenario è di piantagioni di cotone e tabacco, In ogni villaggio che attraversiamo le persone, soprattutto i bambini, ci salutano. Siamo preoccupati per l’ incontro: il nervosismo aumenta.
Ufficio e vita scolastica in Zambia
E poi ci siamo noi … In primo luogo, ci incontriamo con i volontari sul posto, che ci dicono del loro lavoro di tutti i giorni per stabilire e mantenere un contatto tra i bambini ed i loro sostenitori. Conosciamo la giovane donna che ha tradotto per esempio, le nostre lettere a Misozi nella lingua tribale Chichewa e quelle di Misozi in inglese. Ogni volontario si occupa di circa 70 bambini. Con orgoglio ci viene mostrato tutto l’ufficio dove sono custoditi schedari e documenti. Poi andiamo alla scuola che è lì vicino. E’ ora di pranzo, i bambini mangiano mais e porridge e si avvicinano curiose di noi le loro due insegnanti. Ci forniscono informazioni sulla giornata scolastica. Un totale di quattro insegnanti si occupano di circa 180 bambini in sette classi mattina e pomeriggio.
Primo incontro con Misozi
Siamo anche noi insegnanti e quindi diamo alle colleghe africane due libri che usiamo in Germania ” Vita per ghepardi ” e ” La fauna selvatica a casa mia “. Tuttavia, l’attenzione dei bambini è tutta concentrata sul pallone da calcio che teniamo in mano. Una ragazzina più grande si avvicina: è Misozi! L’abbiamo riconosciuta subito, ma stiamo attenti a salutare l’intero gruppo di bambini e a tutti diamo dei palloncini. La nostra Misozi ci guarda però riluttante, ma curiosa. Da parte degli insegnanti apprendiamo che Misozi è una brava studentessa, con un particolare interesse per la matematica e uscirà da questa scuola primaria nel mese di ottobre di quest’anno. Ha quello che serve per proseguire la scuola secondaria a Chadiza. Il villaggio si trova a circa 30 km di distanza e la scuola non è più gratuito ci spiegano.
Presentazione in piazza
E’ ora di andare in paese con Misozi che ci accompagna, seduta con noi in auto. Noi cerchiamo di fare un pò di chiacchiere. Dopo appena cinque minuti di auto, usciamo e ci fanno sedere in una posizione centrale su due sedie all’ombra di un albero, curiosamente osservati da forse 200 paia di occhi di grandi e piccini. Seduta a semicerchio l’intera comunità del villaggio è di fronte a noi. Dobbiamo raccontare di noi stessi e del nostro paese, rispondere alle domande, ad esempio sulla nostra famiglia e sul lavoro. Ci traduce Dennis, uno dei volontari, in Chichewa o in inglese. Una donna anziana ci chiede di dire qualcosa in tedesco. In tedesco auguriamo serenità a tutti i presenti. A quanto pare il tedesco sembra strano alle loro orecchie. Misozie la sua famiglia sono seduti tutto il tempo davanti a noi sul tappeto di bambù. C’è sua sorella maggiore sposata, il marito con i loro tre bambini e gli zii. I genitori sono morti di AIDS, quando Misozi era ancora piccola.
Ospitalità travolgente
Dopo il giro di presentazioni iniziale arrivano delle ragazze e poi alcuni ragazzi per una danza speciale; ciascuno accompagnato da diversi batteristi. I piccoli danzatori sono premiati da noi con alcune bambole di pezza. E poi arrivano i regali che volgiono darci i famigliari di Misozis. Forse è meglio elencarli uno ad uno: un albero di banane, un sacchetto di noccioline, un cucchiaio di legno fatto a mano, un vaso d’argilla con un coperchio, una tazza con piattino, una grande e una piccola treccia di pericarpo, una grande canna di bambù e infine un gallo vivente! Abbiamo accettiamo le arachidi, il cucchiaio di legno, i vasi; il resto lo abbiamo lasciato ai volontari oyce e Gershom. Che accoglienza!!

Ricordi da Dresda e dalla Svizzera tedesca
Li ringraziamo e scambiamo i regali che abbiamo portato noi. Prima il dono a Misozi che ora siede tra di noi su una sedia. Dennis ci assicura che l’intero villaggio noterà che la ragazzina ha avuto un piccolo album con le fotografie della nostra famiglia, il centro storico di Dresda e della Svizzera Sassone in inverno e poi le diamo un abito estivo. Misozi sembra molto interessata alle foto e di tanto in tanto lancia uno sguardo timido ma curioso su Annett, che le spiega tutto. Si può dire di Misozi che mi piace il suo non voler stare particolarmente al centro dell’attenzione.
Infine Annett porge ala sorella di Misozis qualche souvenir, tra le altre cose per i loro bambini, così come il pacco di viveri alimentari acquistati al supermercato. Tutti sembrano essere felici e soddisfatti. Lo zio di Misozi ci ha ringraziato di aver fatto tanta strada dalla Germania in Zambia per visitare Misozi e ci augura un felice rientro a casa.
Un pollo squisito
Dopo queste entusiasmanti due ore ci attende di un pranzo nella capanna della famiglia di Misozis, a cui partecipano anche Joyce, Gershom e Dennis; tutti glia ltri purtroppo rimangono fuori, sono in troppi e non entrano nella capanna. Ci offrono un delizioso pollo e formaggio di capra, nonché ci invitano a provare una bevanda locale chiamata Tobwa. Per inciso, la nostra conoscenza dei costumi locali è davvero scarsa, perché notiamo che non ci sono cucchiai per mangiare ma solo uno per servirsi. Dennis e Gershoms con un ampio sorriso ci insegnano come fare e quindi utilizziamo le mani! I cucchiai sono soltanto per il riempimento dei piatti.
Addio a tutti!
Così ben sazi, li ringraziamo ancora una volta, soprattutto la famiglia Misozis e con Misozi torniamo alla scuola. Ci diciamo addio con un arrivederci a presto – ben sapendo che questo (il più presto) non sarà tanto facile e ne simao tristi dopo questa bella giornata di emozioni … Di conseguenza il ritorno è in silenzio per tutti e arriviamo a Chipata dove noi abbiamo un alloggio in hotel e salutiamo anche Joyce e Gershom.
La mattina successiva Saidi, la nostra guida, ci riporta a Lilongwe, dove il giorno successivo iniziamo il nostro tour di 15 giorni attraverso il sud del Malawi e il Parco Nazionale South Luangwa in Zambia. Non ci dimenticheremo mai di Misozi, della sua famiglia, del villaggio e du quella giornata meravigliosa!
Ecco un bel cortometraggio sulla visita dei Witts a Misozi su Youtube.