Etiopia: salute, nutrizione e protezione

Etiopia: salute, nutrizione e protezione

Intervento integrato di salute, nutrizione e protezione a supporto della popolazione rifugiata e delle comunità ospitanti di Gambella

Il progetto finanziato da AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, ha l’obiettivo di contribuire a rafforzare la resilienza delle comunità ospitanti nel distretto di Itang e delle comunità di rifugiati nel campo di Nguenyyiel, nella regione di Gambella in Etiopia. Attraverso un intervento umanitario integrato, partecipativo ed inclusivo, si intende rispondere ai bisogni in ambito di accesso ai servizi sanitari di base, ai servizi di nutrizione, con particolare attenzione alla salute materno-infantile, e alla protezione per i gruppi più vulnerabili.


Dove

l progetto si realizzerà nella zona A del campo rifugiati di Nguenyyiel e nel distretto di Itang, regione di Gambella, in Etiopia.


Durata

15 mesi a partire da aprile 2023


Obiettivi e risultati previsti

Il progetto ha tre obiettivi principali:

R1. Garantire la disponibilità dei servizi sanitari di base e il supporto ai servizi nutrizionali essenziali dedicati alle donne e ai bambini delle comunità rifugiate di Nguenyyiel.

R2. Migliorare l’accesso al trattamento della malnutrizione acuta (MA) e ai servizi sanitari di base per le comunità ospitanti nel distretto di Itang.

R3. Migliorare lo sviluppo psicosociale dei bambini rifugiati e delle comunità ospitanti ed i meccanismi di protezione (compreso lo PSEAH) per le fasce più vulnerabili della popolazione.


I beneficiari del progetto

Il progetto raggiungerà 44.256 beneficiari diretti (22.843 femmine e 21.413 maschi)

Beneficiari indiretti nel progetto saranno inoltre la popolazione del distretto di Itang e del campo di Nguenyyiel per un totale di circa 172.243 persone.


Perché  in Etiopia?

Nel 2022 l’Etiopia si è classificata al 175° posto su 191 Paesi nell’Indice di sviluppo umano (ISU), e conta quasi 880 mila tra rifugiati e richiedenti asilo registrati nel paese (UNHCR, ottobre 2022), la maggior parte proveniente da Sud Sudan, Somalia, Eritrea e Sudan. La Regione di Gambella, situata nella parte sud-occidentale dell’Etiopia, ospita il 42.7% della popolazione rifugiata del paese: circa 380 mila rifugiati accolti in 7 campi.  

La regione, particolarmente diversificata dal punto di vista etnico, conta una popolazione di 508.004 persone (CSA Luglio 2022) di cui il 64%, vive in aree rurali dipendendo principalmente da agricoltura e allevamento di sussistenza.  La resilienza, sia delle comunità rifugiate che di quelle ospitanti nella regione di Gambella, è minacciata da sfide multiple. Fattori politici, quali il grande afflusso di rifugiati e il conflitto in Tigray che ha causato forti tensioni interne nella regione, si sommano a fattori socio-economici. Inoltre, la regione è soggetta a fenomeni climatici ricorrenti: le recenti alluvioni e inondazioni hanno causato lo sfollamento di oltre 185 mila e messo a rischio lo stato sanitario e nutrizionale e delle comunità nella regione con 77 strutture sanitarie interessate e il 72% dei terreni coltivati danneggiati.

Secondo un recente rapporto del Gambella Medical Team Connection (GmTc) del novembre 2022, la regione si classifica tra le ultime in Etiopia per accesso e qualità dei servizi sanitari di base, fattore che causa una ampia diffusione di malattie infettive e carenze nutrizionali.

Il campo profughi di Nguenyyiel, dove verrà implementato l’intervento in oggetto, è il campo più recente e grande di Gambella (suddiviso in 5 zone). Dallo scoppio del conflitto in Sud-Sudan, gli arrivi dei profughi non si sono praticamente mai arrestati. I dati UNHCR di Ottobre 2022 riportano 111.170 rifugiati presenti nel campo di Nguenyyiel, circa il 30% dei sud-sudanesi presenti nella Regione di Gambella. A Nguenyyiel il 67% della popolazione ospitata ha meno di 18 anni, di cui il 38% tra i 5 e gli 11 anni e il 16% tra i 12 e i 17 anni. I servizi sanitari per la popolazione del campo sono ridotti e insufficienti.

Le comunità ospitanti, in particolare quelle delle zone limitrofe al campo di Nguenyyiel come lo special woreda di Itang, risentono della presenza dei rifugiati e della condivisione delle limitate risorse naturali e mezzi di sostentamento. Il distretto di Itang conta una popolazione totale di 61.073 abitanti. il tasso di copertura dei servizi sanitari primari di base risulta ancora molto basso e al di sotto degli standard previsti.

Nella regione di Gambella la malnutrizione rimane una sfida centrale. Il tasso di bambini sotto i 5 anni che appaiono sottopeso è del 18%, mentre il 13% dei bambini, in particolare sotto l’anno di età, sono a rischio di grave deperimento, a causa delle emergenze ricorrenti, cattive pratiche alimentari e igieniche e malattie, quali malaria e diarrea.

Lo special woreda di Itang, in particolare, resta una delle aree più esposte alle inondazioni a causa dell’esondazione del fiume Baro e della conformazione geografica. È indispensabile quindi che il settore della salute sia preparato a far fronte all’ulteriore carico sanitario derivante dai disastri naturali e dalle emergenze causate dall’uomo. Nell’ultimo semestre, la diffusa carenza di cibo associata a questi disastri naturali ha aggravato i tassi di malnutrizione e sotto-nutrizione nell’area, che a loro volta amplificano il rischio di malattie epidemiche, come le infezioni respiratorie acute, la malaria, il morbillo e le infezioni gastro-intestinali.

Lo scarso accesso ai servizi riproduttivi e materno-infantili, infine, mette ad alto rischio soprattutto le adolescenti, le giovani donne in gravidanza e le madri in allattamento con ripercussioni importanti sui meccanismi di protezione, in un’area dove matrimoni precoci, pratiche di mutilazioni genitali femminili ed episodi di violenza di genere sono ancora altamente diffusi.


PARTNER DEL PROGETTO

Il progetto sarà implementato da Plan International Italia in coordinamento con Plan International Mali e Medici con l’Africa CUAMM.


Qual è  il ruolo di Plan International?

Plan International implementerà direttamente le attività del progetto nel paese, svolgendo un ruolo principale nei settori di Protezione e Nutrizione, con particolare attenzione verso donne, bambini e individui vulnerabili.


Il progetto è finanziato dalla sede di Addis Abeba di AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo